Nella prestigiosa cornice della Camera dei Deputati è andato in scena, mercoledì 10 luglio, il tavolo tecnico promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con Alé sul tema “Innovazione e sicurezza tra smart city e smart energy”. Obiettivo dell’iniziativa è stato mettere a confronto esperti, accademici, imprese e istituzioni sul mondo della sicurezza, della transizione ecologica ed energetica, unito alle implicazioni per i giovani e le imprese tra IA e cybersicurezza. Ad aprire i lavori, il Presidente delll’ANGI, Gabriele Ferrieri e Robert Hassan Presidente CyberArea. Saluti istituzionali da parte dell’On. Alessandro Giglio Vigna Presidente della Commissione Affari Europei della Camera dei deputati.
“Siamo lieti dell’importante adesione ricevuta dal nostro tavolo di confronto per porre in evidenza le prospettive sul mondo della sicurezza, della transizione ecologica ed energetica, unito alle implicazioni per i giovani e le imprese tra IA e cybersicurezza. Nel corso del confronto sono emersi spunti di grande interesse che, come giovani innovatori, porteremo a conoscenza dei rispettivi organi istituzionali e tecnici al fine di dare il nostro sostegno sia in ottica attuazione PNRR che lavori per il G7. Un grazie particolare per il supporto alle istituzioni parlamentari della Camera e a tutti gli attori che sono stati con noi al tavolo di lavoro”. Così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI.
Robert Hassan, CEO di Alé Comunicazione e Presidente Cyber Area ha dichiarato: “Il tavolo tecnico realizzato insieme all’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori è il frutto di una partnership naturale con i Giovani Innovatori per Alé che è stata la prima Agenzia italiana ad occuparsi di comunicazione strategica per la cybersicurezza. Oggi, oltre alla creazione di un ecosistema complessivo di cybersicurezza nazionale, ritengo sia ancor più necessaria, per la particolarità italiana, avere una impostazione verticale di ecosistemi cyber, in modo così da selezionare e perfezionare le relazioni con attori, pubblici e stakeholders che sono molto diversi tra loro, soprattutto su tematiche come smart city e smart energy, per condividere conoscenze, visioni, criticità da colmare e opportunità da cogliere, verso una concezione della cybersicurezza più adattiva e costruttiva capace di aumentare l’esportazione di soluzioni verso mercati internazionali”.
“La prima sfida che ci troviamo ad affrontare parlando di implementazione di Smart city, Smart energy, IoT e innovazione è l’integrazione delle tecnologie in un sistema coeso e funzionale. Questo richiede non solo infrastrutture avanzate, ma anche una visione strategica condivisa tra enti pubblici, aziende private e cittadini. Spesso, infatti, non è chiaro chi sia il responsabile della sicurezza delle infrastrutture. Le grandi aziende generalmente dispongono di ruoli, policy e procedure ben definite, ma per gli attori più piccoli la responsabilità della sicurezza può cadere in una zona d’ombra, esponendo l’intera catena a rischi. – Afferma Matteo Biancani, CRO di HWG Sababa. Inoltre, l’eterogeneità dei dispositivi e dei fornitori IoT complica ulteriormente le cose perché ogni dispositivo può presentare vulnerabilità uniche e spesso la difficoltà principale è stata la mancanza di documentazione e conoscenza dei sistemi da parte dei fornitori, che spesso rimbalzano la responsabilità da un soggetto all’altro, rendendo difficile la risoluzione dei problemi. Questo evidenzia l’importanza di considerare i rischi cyber sin dalla progettazione, e l’importanza di avere approccio metodico. sofisticato e by design, per mitigare i rischi in modo efficace”, conclude Biancani.
“In un mondo sempre più interconnesso, l’innovazione e la sicurezza rappresentano pilastri fondamentali per lo sviluppo delle smart city e delle smart energy. In Skybox Security, crediamo fermamente che il progresso tecnologico debba andare di pari passo con la protezione delle infrastrutture critiche. Le città intelligenti e le soluzioni energetiche avanzate offrono opportunità straordinarie per migliorare la qualità della vita e l’efficienza operativa, ma introducono anche nuove sfide in termini di cybersecurity. La nostra missione è garantire che queste tecnologie possano essere implementate in modo sicuro e resiliente, proteggendo sia i dati che le infrastrutture da potenziali minacce”. Commenta Alessio Fasano di Skybox Security.
“Oggi la sicurezza si sta evolvendo su sistemi IT, OT e IoT, per i quali vi è una forte necessità di soluzioni avanzate per proteggere le infrastrutture critiche e i dispositivi connessi. In un sistema dove i dispositivi si scambiano dati in continuazione, la prevenzione delle minacce e il monitoraggio costante sono fondamentali. Per questo esistono soluzioni che consentono in modo autonomo di rilevare le minacce e i comportamenti anomali ottimizzando una scansione profonda di tutta la mappatura delle superficie di attacco con la cyber threat intelligence, quindi con un’analisi costante di possibili vulnerabilità del perimetro da proteggere”. Commenta Eylam Tamary di Tag Company.
Tra gli altri delegati, sono intervenuti al tavolo: Corrado Giustozzi Cyber Expert; Ranieri Razzante Comitato per la strategia dell’intelligenza artificiale presso la Presidenza del Consiglio; Laura Pezzoli A2A smart cities; Sergio Oliviero Politecnico di Torino; Francesco Meneghetti Confagricoltura e Fabbrica Digitale; Giorgio Cecchini Esercito Italiano; Martina Gregori Sapienza Università di Roma; Daniele Nardi Sapienza Università di Roma; Antonio Capobianco Fata Informatica; Matteo Lucchetti Cyber 4.0; Simone Santi Trend Micro; Simona Rinaldi Engan; Giuseppe Lieto Digital Platform; Alessandro Menna Italgas; William Nonnis Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione PNRR – Digitalizzazione e Innovazione; Stefano Pizzuti Agenzia ENEA; Guido Scorza Componente del Garante per la protezione dei dati personali. Moderazione affidata a Luisa Franchina Presidente Associazione Esperti Infrastrutture Critiche.